E’ noto che i reati commessi, le relative pene inflitte e le dipendenze patologiche richiedono risposte sempre più diversificate che tengano conto della complessità del fenomeno e delle peculiarità di ciascun individuo detentore di una storia propria, non circoscrivibile alla mera esperienza della detenzione o dell’uso di sostanze stupefacenti.
I rischi di mostrare i propri limiti nel momento dell’uscita dalla struttura protetta e quindi “ricadere” sono elevatissimi se i comportamenti corretti non sono stati adeguatamente inculcati, sufficientemente acquisiti ed interiorizzati.
L’Associazione AMELIA si configura come una struttura che interagisce con le strutture ministeriali, con il territorio e con i contesti familiari e sociali.
Un problema fondamentale comunque non viene meno: la motivazione a non ricadere nella situazione già sperimentata e vissuta come è noto, non è stabile; è invece altalenante nel mezzo di un moto complesso tra il credere nella possibilità di farcela e la paura di una recidiva; tra la ricerca di relazioni d’aiuto e la paura che in realtà si sia soli davanti ai propri problemi.
Per insegnare e favorire l’autostima ed una effettiva ricerca di autonomia “AMELIA” lavora alacremente sull’individuazione di norme funzionali al raggiungimento degli obiettivi personali; l’ASSOCIAZIONE infatti pone particolare cura alla fase di pieno reinserimento e di accompagnamento all’autonomia, utilizzando le sinergie con le proprie figure ed attività interne.
La filosofia di “AMELIA” è quella secondo cui il cambiamento deve essere inteso come insegnamento e dimostrazione attraverso la ricerca di modalità innovative ed originali per raggiungere uno stato di star bene con se stessi, con gli altri e con la società tutta, annullando quindi quell’ideale dello star bene prefigurato da modelli errati.
Fermo restando che il passato di ciascuno è molto importante e che su di esso ci si basa per comprendere gli eventi successivi, lo staff di AMELIA fa leva su una rilettura del medesimo non solo cognitiva ma anche affettiva; stessa cosa dicasi per la speranza nel futuro che non può però essere pensato solo in termini utopici bensì come progetto attualizzabile a partire dall’oggi.
Per questo è necessario attribuire valenza positiva alla quotidianità, non già intesa come sterile ripetitività, bensì vissuta come momento privilegiato della relazione e dell’azione.
Realizzare un percorso educativo per il gruppo e per la singola persona significa:
Tra i compiti dell’’Associazione Amelia:
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